Museo Vito Mele - Museo Salento Museo Vito Mele - Museo Salento
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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Ernesto Bazzaro
 

Nasce a Milano nel 1859. Nel 1875 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove segue i corsi di ornato, e dove conosce Leonardo Bistolfi e Gaetano Previati. Nel 1881 vince il concorso Luigi Canonica presentando la scultura Sordello da Goito, opera di
gusto ancora romantico. In questi anni entra in contatto con la scapigliatura milanese, un rapporto che sarà fondamentale per la sua formazione; segue le attività della Famiglia Artistica e della Società Permanente. Le figure artistiche che peseranno sul linguaggio figurativo di Bazzaro saranno principalmente quelle del pittore Tranquillo Cremona, e dello scultore Giuseppe Grandi. Tali influenze
sono visibili nel Ritratto della madre e nella Lettrice del 1881. Dall’anno successivo inizia ad esporre regolarmente all’annuale di Brera; nello stesso anno vince il concorso per il monumento a Giuseppe Garibaldi per Monza, inaugurato nel 1886. Nel 1888 espone a Brera La vedova, scultura con la quale ottiene numerosi riconoscimenti: dal premio Principe Umberto, alla medaglia d’argento alla Exposition Universelle di Parigi del 1889, alla medaglia d’oro alla Esposizione Internazionale di Monaco di Baviera nel 1892, e - nello stesso anno - alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Palermo. Affascinato dalle tematiche socialiste, realizza sculture di carattere realista, come l’Invalido ed Esaurimento, tutte due del 1894. Esegue anche numerosi ritratti per i monumenti funebri al Cimitero Monumentale di Milano, tra i quali quello per Francesco Pierotti Redaello e Bettina Torrani De Grandi, completato con la struggente scultura del Dolore austero. Nel 1895 espone alla Prima Esposizione Internazionale di Venezia Dal tumulo, bronzo successivamente collocato sulla tomba di Pericle Portesani a Cremona. L’opera di maggior rilievo resta, verosimilmente, il monumento a Felice
Cavallotti, realizzato fra il 1901 e il 1906. Dal 1905 al 1908 fa parte del Consiglio Comunale di Milano. Nel 1913 espone Beduina e Autoritratto sorridente all’Esposizione Internazionale di Roma. Nel 1917 tiene la sua prima personale alla Galleria Centrale d’Arte di
Milano, dove presenta - tra le altre opere - il bronzo Autoritratto serio. Proprio gli autoritratti costituiscono per l’intensa resa psicologica che li caratterizza, la sezione più interessante della produzione di Bazzaro. Muore a Milano nel 1937..

P E S C AT O R E, 1900
gesso, cm. 74x47x24

   

   
Ernesto Bazzaro

Ernesto Bazzaro was born in Milan in 1859. At the Brera Accademia di Belle Arti he studied illustration and got to know Leonardo Bistolfi and
Gaetano Previati. In 1881 he won the Luigi Canonica competition with the sculpture Sordello da Goito. At this time he came into contact with the
non-conformist art movement, la scapigliatura milanese, which was to prove fundamental to his development. The principal influences on Bazzaro’s
figurative language were the painter Tranquillo Cremona and the sculptor Giuseppe Grandi and this can be seen in his Ritratto della Madre and
Lettrice. In 1882 he won the competition for the monument to Giuseppe Garibaldi at Monza. This was inaugurated in 1886. His sculpture La Vedova
won prizes in Italy, and abroad in Paris and Munich. Fascinated by socialist themes, his sculptures such as Invalido and Esaurimento were realistic
in character. Many of his portraits can be seen in the Milan Cimitero Monumentale, amongst which the haunting Dolore Austero. In 1895 he
exhibited Dal Tumulo at the first Venice International Exhibition. This bronze is now on the tomb of Pericle Portesani at Cremona. His most
important work is undoubtedly the monument to Felice Cavallotti, completed in 1906. He was on the Milan Consiglio Comunale for three years from
1905. In 1913 he exhibited Beduina and Autoritratto sorridente at the Rome International Exhibition. He held his first one-man show in Milan in
1917, exhibiting amongst other works the bronze Autoritratto serio. The self-portraits, characterised by an intense psychological impact, are some
of his best works. He died in Milan in 1937.


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