Museo Vito Mele - Museo Salento Museo Vito Mele - Museo Salento
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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Giovanni Tavani
 

Nato a Como il 22 febbraio 1934, apprende sin da piccolo l’arte della scultura dal padre, Pietro (1898-1960), famoso scultore, affermato soprattutto nel campo dell’arte sacra. Studia architettura per poi dedicarsi esclusivamente alla scultura. Scomparso il padre, Giovanni continua la sua opera, “perpetuandone l’abilità manuale ed il culto per il mestiere”, innestando così le proprie esperienze
artistiche su quelle già consolidate, portando a termine alcuni lavori lasciati incompiuti dal genitore: tra questi, le imposte bronzee della porta d’ingresso della chiesa del Seminario Maggiore di Como.
Risale al 1966 la prima importante commissione per una scultura monumentale civile: la stele commemorativa di Giuseppe Sinigaglia a Como, nel parco di Villa Geno. Proprio dalla seconda metà degli anni ’60, inizia la proficua produzione di opere,
principalmente di destinazione pubblica e religiosa (Mater Ejus, 1964, conservato nel museo della Fondazione Lercaro; Pater Patrum, 1964; Il Battista, 1972; Paolo e Francesca, 1982, donato al Comune di Como e collocato nei giardini comunali) e le partecipazioni a mostre collettive in Italia e all’estero, dove riscuote un notevole successo di critica e di pubblico. Tra le mostre personali ricordiamo quella tenutasi presso la Galleria Il Salotto, presentata e curata da Luciano Caramel, nel 1982, anno della prematura scomparsa dello scultore, e quella postuma, nel 1986, di sculture e disegni - coordinata sempre da Caramel e allestita da Mimmo Totaro - al Salone del Broletto a Como. Tra le tante testimonianze critiche apparse su quotidiani e riviste specializzate, ricordiamo i significativi interventi di Jean Guitton,
Henry Daniel Rops, André Malraux, Jacques Maritain, Mario Radice, senza dimenticare le letture critiche di L. Caramel, A. Longatti, M. Fagnani, I. Formino, M. Luppi, L. Santucci, L. Cavadini, G. Porta.

MADRE CON BAMBINO, 1981
gesso, cm. 130x80x55

   

   
Giovanni Tavani

Giovanni Tavani was born in Como in 1934 and at an early age was taught to carve by his father, Pietro (1898-1960), who was a famous sculptor, especially in the field of sacred art. Giovanni studied architecture and then devoted himself exclusively to sculpture. He carried on his father’s work after his death, keeping alive the manual skills and the cult of the craft, grafting on to his own artistic experience that which had already been built up, and carrying to term some works left unfinished by his father, amongst which the imposing bronze entrance door to the church of the Seminario Maggiore in Como.
His first important commission for a public monument dates back to 1966. This was the commemorative stone to Giuseppe Sinigaglia in the Villa Geno park in Como. In the second half of the ‘60s began a period of prolific production of works. Commissioned public and religious works predominated at this time and include Mater Ejus (1964) which is conserved in the Fondazione Lercaro Museum, Pater Patrum (1964), Il Battista (1972), and Paolo and Francesco (1982) which was donated to the Comune of Como and placed in the town gardens. He also took part in group
shows in Italy and abroad and met with notable success with both the public and critics.
Tavani died at the age of only 48 in 1982, the year in which he had his own show at the Galleria Il Salotto. This was presented by Luciano Caramel who in 1986 organised a posthumous exhibition at the Salone del Broletto in Como. Jean Guitton, Henry Daniel Rops, André Malraux, Jacques Maritain and Mario Radice were just a few of the many critics who wrote about his work.

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