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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Giorgio Scaini
 

Nato a Goito (Mantova) nel 1940, vive e lavora a Milano. Figlio d’arte - suo padre Francesco era un pittore che partecipò attivamente alla vita artistica milanese dominata dal futurismo di Marinetti e Carrà - nel 1958 si iscrive all’Accademia di Brera sotto
la guida di scultori del calibro di Francesco Messina ed Enrico Manfrini. Nello stesso anno si abilita all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte nelle scuole magistrali e medie inferiori, mestiere che non abbandonerà mai. Già durante il periodo dell’Accademia sono numerose le testimonianze della sua attività artistica: targhe commemorative e
medaglie bronzee per l’Università di Bari (1960); incarico con il laboratorio di scenografia della Scala di Milano per l’esecuzione di diversi elementi scenici da impiegare in un balletto. Nel 1962, insieme con altri aiuti, affianca lo scultore Ivo Soli nella realizzazione di una statua dedicata al poeta Carlo Porta,
commissionata dal Comune di Milano.
Nel corso degli anni ’60, durante i suoi tanti viaggi sia in Italia che all’estero (soprattutto in Grecia e in Egitto), approfondisce la conoscenza nel campo delle sculture in legno e terracotta, materiali che caratterizzeranno la sua futura ricerca artistica, assegnando a Scaini - come sottolinea Giorgio Seveso - “il gusto dei volumi densi, di una plasticità soda e compiuta giocata nei termini d’una sorta di elegante espressionismo percorso, sempre, come da una sottilissima e interiore increspatura d’ironia”. Per due anni, a partire dal 1967, gli viene assegnata la cattedra di “Copia dal Vero” alla Scuola Serale del Castello Sforzesco di Milano. Numerose sono le mostre
personali e le partecipazioni a collettive, ricordiamo: personale alla “Sala dei Giovani”, presso la Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente a Milano (1966); III mostra di Pittura e Scultura “Città di Varese” (1970); VII Edizione Internazionale d’Arte
“Lario Cadorago” (1974); personale “Studio Mongini” (1988); personale Micro Brera Gallery (1994); personale “Sala Consiliare”, Comune di Goito (Mantova). Tra i tanti interventi critici sulla sua opera, ricordiamo quelli di Giorgio Seveso, Franco Migliaccio, Francesca Pensa.

PAUSA, 2000
terracotta policroma, cm. 41,8x48,5

   

   
Giorgio Scaini

Giorgio Scaini was born in Goito in the province of Mantova in 1940 and now lives and works in Milan. His father Francesco was a painter and active participant in the Milan art world when it was dominated by the futurism of Marinetti and Carrà. Giorgio enrolled at the Brera Accademia and studied sculpture under Francesco Messina and Enrico Manfrini. He also qualified to teach drawing and history of art in secondary schools, prelude to a long career in education.
Even while he was studying at the Accademia, he was active as an artist, making commemorative medals for the University of Bari (1960) and involved with the scenography workshop at La Scala making sets for use in a ballet. In 1962, along with others, he assisted the sculptor Ivo Soli in the realisation of a statue dedicated to the poet Carlo Porta which had been commissioned by the Comune of Milan. During the ‘60s he travelled in Italy, and abroad to Greece and Egypt, broadening his knowledge of sculpture in wood and terracotta, materials he would often use in the future.
Giorgo Seveso wrote that this gave Scaini a taste for dense volumes, for a solid and perfect plasticity which lead to an elegant expressionism shot through with a subtle interior ripple of irony.
For two years from 1967 he taught life drawing at evening classes in Milan. He had one-man shows at the Società per le Belle Arti and at the Permanente, Milan (1966), Studio Mongini (1988), Micro Brera Gallery (1994), and in the Sala Consiliare, Comune di Goito. He also took part in the 3rd exhibition of painting and sculpture in Varese (1970) and the 7th Edizione Internazionale d’Arte “Lario Cadorago” (1974). Among the critical appreciations of his work memorable are those of Giorgio Seveso, Franco Migliaccio and Francesca Pensa.

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