Nasce a Galatina (Lecce) nel 1892. Il padre
è capomastro presso una ditta edile; è
proprio a contatto con queste maestranze, che
il giovane Gaetano apprende i segreti della lavorazione
della pietra leccese. Nel 1911, in occasione dellEsposizione
Internazionale, si reca a Roma dove cerca di entrare,
senza riuscirvi, al Regio Museo Artistico. Nel
1914 realizza la sua prima opera compiuta (poi
andata distrutta): è un nudo a grandezza
naturale, eseguito facendo posare il fratello
Pasquale. La prima mostra risale al 1917, anno
in cui lo scultore partecipa alla Mostra degli
Artisti Pugliesi a Bari, dove presenta il Sogno
del piccolo giocatore e alcuni disegni.
Successivamente, nel 1920, è alla Promotrice
di Napoli; nella città campana conosce
da vicino la scultura verista di Gemito, DOrsi,
Cifariello. Nel 1922 si trasferisce definitivamente
a Roma, entrando così in contatto con gli
ambienti artistici della capitale. La prima apparizione
al grande pubblico è in occasione della
Mostra del ritratto, promossa dallAssociazioneArtistica
in via Margutta. Aquesto
periodo risalgono il Caino e Il Vinto, sculture
caratterizzate da un accentuato espressionismo,
e che saranno segnalate con favore dalla critica
contemporanea. Nel 1926 realizza il suo primo
lavoro di committenza pubblica: le Virtù
Cardinali da collocare sullattico del Palazzo
delle Assicurazioni di Roma; seguiranno Il Pilota
e il Mastro dascia del 1934, per il Palazzo
delle Finanze di Bari; e lAllegoria della
fertilità del 38, al Palazzo I.N.A.
di Lecce. Nel decennio 30-40 la sua
arte subisce unaltra svolta: lartista
ritorna ai ritratti, ai mezzi busti caratterizzati
da uno stile sobrio, e da unacuta indagine
psicologica. Dal 1928 al 1950 è presente
regolarmente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale
di Roma; partecipa anche a diverse esposizioni
minori, quali le Mostre dArte Marinara (tenute
a Roma dal 1926 al 29), la Mostra Internazionale
dArte Sacra (1939), la I Mostra Nazionale
del Bambino nellArte (1932), dove consegue
il Primo Premio con Mario, e a varie mostre organizzate
dal SindacatoArtistico Laziale. Ricordiamo anche
la personale alla Galleria di Roma nel 1939. Dopo
la caduta del fascismo, lo stile diMartinez si
evolve: realizza in questi anni i famosi altorilievi,
teatrini in terracotta con scene di vita popolare,
caratterizzati da una forte vena narrativa, in
cui iprotagonisti sono pagliacci, bimbi, contadini
e preti. Muore nel 1951.
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MATERNITÀ,
1951
terracotta, cm. 72x23,5x23,5
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Gaetano Martinez was born in Galatina in
the province of Lecce in 1892. His father was
a master mason and let his son into the secrets
of working pietra Leccese. In 1911 he went to
Rome at the time of the International Exhibition
and tried, without success, to get into the Regio
Museo Artistico.
In 1914 he carved his first work, a life-size
nude for which his brother Pasquale posed. The
sculpture was later destroyed. In 1917 he showed
the Sogno del piccolo giocatore and some drawings
at the Mostra degli Artisti Pugliese in Bari.
In 1920 he was at the Promotrice of Naples and
saw at close hand the realist sculpture of Gemito,
DOrsi and Cifariello. In 1922 he moved to
Rome and took part in the portrait exhibition
promoted by the Associazione Artistica. Caino
and Il Vinto, sculptures characterised by accentuated
expressionism, date from this period and were
well received by critics.
In 1926 he was commissioned to make the Virtu
Cardinali for the Palazzo delle Assicurazione
in Rome. Pilota and Mastro dascia followed
for the Palazzo delle Finanze in Bari, and Allegoria
della Fertilità for the Palazzo I.N.A in
Lecce. During the thirties the artists work
underwent another about turn as he returned to
portraits and busts characterised by a sober style
and acute psychological insight. From 1928 to
1950 his work was regularly shown at the Venice
Biennale and the Rome Quadrienniale. At the 1932
national exhibition of the child in art, he was
awarded first prize for Mario. After the fall
of fascism, his style evolved and he created his
famous alto-rilievo, small theatres in terracotta
with scenes of ordinary life
in a strong narrative vein in which the protagonists
were clowns, children, peasants and priests. He
died in 1951.
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