Scultore, pittore e incisore, nasce nel 1947
a Milano, dove si diploma presso lIstituto
Superiore dArte del Castello Sforzesco,
sezione pittura e mosaico. Successivamente ottiene
il diploma allAccademia di Belle Arti di
Brera, sezione scultura, sotto la guida di
alcuni noti maestri dellarte italiana.
Tiene numerose personali e realizza diverse opere
di destinazione pubblica e privata, tra le tante
citiamo il Monumento per il 50° della Resistenza
a Montecchio Emilia (Reggio Emilia), e molte fontane
collocate in centri urbani. Per un certo periodo
insegna presso
alcuni licei artistici di Milano.
In relazione alle diverse Fontane progettate da
Bellani, che rappresentano un nucleo importante
allinterno della produzione dello scultore,
vale la pena ricordare le parole di Ugo Zenobio:
(
) Lacqua non conosce separazione,
non conosce differenza, e così mi sembra
di riconoscere nellopera del Bellani la
continuità tra le varie componenti, lunità
del complesso architettonico. (
) in queste
opere - continua il critico - vi è la continuità
della figurazione e dellastratto geometrico
che attraverso spazi diversi, raggiunge effetti
ed esiti anche pittorici, quasi magici, nello
stretto rapporto materia-luce-colore-ambiente
(
) . Bellani vive e lavora a Montecchio
Emilia.
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SALOMÈ,
1992
terracotta, h. cm. 51
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The sculptor, painter and engraver Ermes
Bellani was born in Milan in 1947 and studied
for his diploma in painting and mosaic at the
Istituto Superiore dArte at Castello Sforzesco.
He went on to a diploma in sculpture at the Brera
Accademia di Belle Arti.
Among his public works are the monument marking
the 50th anniversary of the Resistance at Montecchio
Emilia, where the artist lives and works, and
a number of fountains. He taught for a period
in Milan art schools.
In relation to the fountains designed by Bellani,
which form the nucleus of his sculptural work,
it is worth quoting the art critic Ugo Zenobio
who wrote: Water recognises neither separation
nor difference, and so it seems to me that I see
in Bellanis work a continuity between its
various components, a unity of the architectural
whole. He went on to say that in these works
there is a continuity between the figurative and
the abstract and a use of form in space that achieves
effects that are not only pictorial, but also
almost magical, through the close relationship
between material, light, colour and environment.
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