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  Artisti / Artists : Museum Vito Mele  
 
Alessandro Cavazzani
 

È nato a Carpignano di Brenta nel 1946. Laureato in Scienze Politiche ha coltivato da sempre le sue aspirazioni artistiche. Ha svolto il suo apprendistato sotto la guida di Giovanni Bemardi di Galliera Veneta, maestro acquafortista, molto amico del padre
appassionato d’arte. Ha iniziato il suo percorso dedicandosi per primo alla pittura, per lui esperienza fondamentale, propedeutica a qualunque altra espressione.
Dal 1994 si dedica solo alla scultura. Non segue i canoni accademici, preferisce rimanere isolato un “primitivo” alla ricerca di un linguaggio che caratterizzi il suo pensiero. Utilizza per le sue sculture diversi materiali: il legno, il bronzo, l’acciaio verniciato, il rame
e il cartone. Il suo colore preferito è il nero che nei suoi assemblaggi crea infinite suggestioni e rende le strutture cariche di valenze chiaroscurali. Questa produzione è da lui definite “pittoscultura”. Le ultime opere di Cavazzani partono da basi massicce da cui
fuoriescono esili steli che come raggi sottili si librano nell’aria; queste strutture sono state paragonate da alcuni critici ad una sorta di “Ikebama tecnologico”. A volte la complessità delle soluzioni ci ricorda i grovigli delle tele di ragno, tessute nei meandri della
memoria, dove si ripongono i più nascosti segreti.
L’artista fa parte degli scultori di talento di Ada Zumino ed è stato molto apprezzato e spesso recensito da Milena Milani. Una sua grande scultura è esposta permanentemente presso il Museo di Arte Moderna di Gallarate, un’altra nel Museo di Storia ed
Arte di Sondrio, un’altra si trova a Milano nella Piazzetta degli Antiquarii. Vive e lavora a Milano.

GRIGIO, 2002
serizzo e rete metallica (serizzo and wire netting), cm. 150x140x100

   

   
Alessandro Cavazzani

Alessandro Cavazzani was born in Carpignano di Brenta in 1946. Though he graduated in Political Science, he always cultivated his artistic ambitions. His apprenticeship was under the etcher Giovanni Bernardi of Galliera Veneta, a great friend of his father’s who was also an art lover. He began by concentrating on painting, a fundamental experience that was for him preparatory to any other form of expression. Since 1994 he has devoted himself solely to sculpture. He does not follow academic canons, preferring to remain isolated, a “primitive” in search
of a language that would characterise his thought. He works in wood, bronze, polished steel, copper and cardboard. His favourite colour is black which makes his creations infinitely suggestive and charges them with chiaroscuro effects. He defines this as “pittoscultura.” In his latest works, slender stems emerge from solid bases to hover in the air like subtle rays. These structures have been likened by critics to a technological Ikebama. At times they are reminiscent in their complexity to the skeins of a spider’s web, woven in the twists and turns of memory where the deepest secrets lie.
Cavazzani numbers among Ada Zumino’s talented sculptors and his work has often been reviewed and much appreciated by Milena Milani. One of his big sculptures is permanently on show at the Museo di Arte Moderna at Gallarate. A second can be seen at the Museo di Storia ed Arte at Sondrio, and a third is in the Piazzetta degli Antiquari in Milan where he lives and works.

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