Questa raccolta, difatti, non è solo un insieme
di opere ad alto valore estetico e artistico, ma è
soprattutto la testimonianza dellimpegno poetico
e umano che gli artisti scelti per essere qui riuniti
hanno saputo trasferire nel loro lavoro.
Viviamo in una società quotidiana che si viene
ogni giorno di più appiattendo. Che, cioè,
è nutrita, nel suo bisogno di fantasticazione
e dimmaginario, dalle logiche di unindustria
culturale le cui ragioni prevalenti e costitutive insistono
sul profitto immediato, sul ricavo economico considerato
prima e al di sopra dogni altro apprezzamento
o motivo. Dal cinema alla televisione, dalleditoria
alla moda, dal giornalismo dei quotidiani e dei periodici
dintrattenimento alle opinioni artatamente preconfezionate
sui giudizi da dare con buon senso circa
le impalcature della nostra realtà, in larga
misura queste logiche industriali, apparentemente democratiche,
vengono ormai profondamente livellando il più
diffuso senso comune delle cose e il senso estetico
di massa.
E da questo appiattimento non vediamo forse compiersi
il delineamento di un modello di uomo che Marcuse già
chiamava a una sola dimensione? Un uomo
capace, sì, di desiderare e servirsi di congegni
elettronici e di elettrodomestici sofisticati e, però,
simultaneamente incapace, come un nuovo barbaro, letteralmente
di comprendere la suggestione segreta di una poesia
o il senso emozionale di unimmagine complessa,
lo spessore dei propri sentimenti veri.
Anche larte non fa eccezione. E tuttavia - come
dappertutto - anche qui abbiamo splendide e generose
eccezioni alla regola. Artisti, cioè, che non
lavorano solo per le mode del momento, per il successo
a tutti i costi, ma si spingono nella loro ricerca verso
i termini di una loro verità sincera, da comunicare
e condividere per il tramite delle loro immagini.
Lintenzione di fondo della scelta che è
stata fatta è consistita nel raccogliere, appunto,
questo genere di presenze e di esempi.
A fronte di ciò, la verità e la complessità
umana degli artisti qui rappresentati, la loro sofferta,
contraddittoria, problematica enunciazione poetica di
una appassionata riflessione sulle cose e sulle emozioni
del vivere, viene dunque a illuminare un tempo che,
tra crisi politiche e crisi economiche, tra cadute di
valori e appiattimenti delle consapevolezze umane, vive
oggi una inaudita inquietudine di fondo che ha pochissimo
spazio per la poesia e per lestetica.
Ed è in tale prospettiva che questa collezione,
destinata a divenire una mostra permanente al servizio
di tutti, assume un sapore preciso. Credere nellarte,
nella sua capacità di penetrare e di ripensare
radicalmente la realtà che ci circonda, significa
infatti tenere aperte le porte su atteggiamenti e comportamenti
umani più degni, più responsabili, contribuire
a
preparare una consapevolezza umana diversa e, dunque,
capace di aiutare gli uomini a migliorare.
Scelti con lambizione di operare senza condizionamenti,
senza pregiudiziali, badando solo alla ricerca della
qualità e dellintensità del talento
e soprattutto alla loro intrinseca sincerità
dintenti, questi artisti rappresentano dunque
una sorta di speciale campionatura del panorama linguistico
oggi presente in Italia. Dal figurativo più esplicito
di derivazione realista fino alle immagini più
dilatate di derivazione informale o astratta, le formule
espressive più diverse e modulate che qui sintrecciano
sono caratterizzate dal senso di una testimonianza,
cioè dal senso di una ricerca che deve potersi
esprimere seguendo le proprie vene interiori, senza
doversi adeguare a tendenze precostituite; che deve
poter sviluppare i propri sentimenti, le proprie istanze
e intuizioni senza seguire orientamenti obbligati.
Ecco ribadito il motivo fondante della raccolta. Cè
qui lespressione di una comune volontà
di attestare la verità dei propri giudizi sulle
cose e sulla vita. Qualcosa che accomuna queste opere
in una sorta di volontà affermativa di indipendenza,
di aspirazione a manifestare interamente lindividualità
creativa, senza compromessi e senza scadimenti.
Pur nei limiti organizzativi che la collezione ha dovuto
darsi, sono convinto, la strada intrapresa è
quella giusta, una strada che vale davvero la pena di
seguire perché non vincolata aprioristicamente
dai meccanismi di selezione prevalenti che, come dicevo,
sono oggi fortemente influenzati dalle mode culturali
e dal gusto generale espresso da un mercato elitario.
Sono proprio gli artisti sinceri ad essere portatori
di una grande e preziosa potenzialità di autentica
libertà creativa. Il sistema che li circonda,
quello che ormai a ragione si può cinicamente
chiamare la fabbrica dellarte come
scriveva Argan, si configura sempre più come
capace di minuziose neutralizzazioni, di circonvenzioni
sottili, di ghettizzazioni striscianti.
Più si parla darte oggi e meno si parla
di verità degli artisti. La pittura e la scultura
davvero divengono "lingue morte", secondo
il tragico aforisma di Martini, quando non è
più il loro carico dumanità e di
sentimenti reali ad essere cercato ed ascoltato bensì
la loro adesione alle regole dettate dal mercato e dalle
tendenze prevalenti. Sono le idee sullarte, oggi,
a contare davvero (e solo alcune tra loro, del resto)
mentre le cose in sé, tutta la carica di emozione
e di giudizio che lartista
innerva nel suo lavoro, rimangono in definitiva fuori
del circuito: sembrano non interessare più nessuno,
e tanto meno la maggioranza dei critici darte.
Ma ciò non significa, come dicevo, che in qualche
modo tutti gli artisti italiani di oggi siano allineati
sulle formule di un comune opportunismo. Anzi, le diversità
e le modulazioni segniche, le tradizioni linguistiche
e tematiche cui molti di loro hanno attinto rispondono,
in molti casi, al segno di una libertà che è
in primo luogo etica; ed è appunto una tale libertà,
confrontata però su un terreno comune di meditata
intensità, che rende questa rassegna interessante
e sollecitante. Poiché al centro delle ricerche
che essa riassume si può rinvenire, come fosse
una sorta di permanente centro di gravità, la
presenza sensibile della realtà e di una sua
rappresentazione lirica, la presenza delluomo
e dei suoi migliori sentimenti.
Ecco dunque - ancora una volta - il senso di fondo che
abbiamo voluto dare alla raccolta. Una occasione libera
di conoscere e apprezzare non questo o quel linguaggio
esclusivo, non questo o quellallineamento allultimo
"ismo" di grido, bensì i migliori talenti,
le ricerche che si distinguono per verità, per
sincerità, per efficacia di emozione e di suggestione.
E, anche, una occasione straordinaria di confronto e
di conoscenza. I confini del mondo, oggi, sono sempre
più larghi, più evanescenti. E tuttavia,
proprio nellepoca in cui la tecnica e le comunicazioni
ci consentono di diventare un "villaggio globale",
come scriveva McLuhan, stiamo assistendo a un risorgere
di localismi esasperati, di nazionalismi, campanilismi
e tentazioni di isolamento davvero anacronistici. Proprio
su questo particolare terreno la cultura artistica e
limmaginario estetico possono oggi esercitare
un ruolo formidabile dunione, di scambio, di curiosità
e rispetto reciproci.
È proprio, insomma, nella fertile differenza
di accenti darte che si ricompone una possibilità
di comunanza operativa e di efficacia di percezioni:
che si riaffilano al meglio i bisturi dellimmagine
plastica o dipinta per più efficacemente penetrare
sotto le superfici opache della realtà fenomenica
e farne emergere i valori e i sensi emozionali, esistenziali
e spirituali che essa sottende.
Nicola Cesari
Altre presentazioni di :
- Vescovo Vito
De Grisantis
- Monsignor
Giuseppe Stendardo
- Nicola Cesari
- Vito Mele
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